16/03/2015 - I rappresentati di Confcommercio Palermo in seno al Consiglio cameralenon hanno nulla da rimproverarsi e per questo simbolicamente non si dimettono, anchese il destino dell’Ente sembra ormai segnato.La Camera di Commercio è la casa delle imprese, espressione delleAssociazioni di categoria, e speriamo che il commissariamento non snaturi lalegge ma sia tempestivo nell’operare, affinché l’ente possa continuare alavorare per lo sviluppo come ha fatto fino a oggi.Non comprendiamo, però, le ragioni che hanno spinto alcuniconsiglieri, in particolare quelli di Confindustria, a dare le dimissioniperché di fatto, così, hanno legittimato un commissariamento che altrimenti nonavrebbe avuto ragione di essere.Non vorremmo che le tentate delegittimazioni “ad personam” degliultimi giorni, fossero strumentali a coprire responsabilità di vigilanza chesono in capo ad organismi governati dalla politica e, certamente, non in capoal Consiglio camerale
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